Sono stata invitata da Agnese di Archeo Friendly a discutere insieme del libro “La preistoria è donna” di Marylène Pathou-Matis.

Negli ultimi anni l’archeologia ha subito una svolta epocale. Grazie alle nuove tecniche d’indagine è possibile ricostruire molti più aspetti e caratteristiche della vita dei nostri antenati, anche quelli vissuti in epoche lontane come la preistoria. E si sta iniziando anche a capire che i ruoli di genere forse non erano proprio quelli che ci immaginiamo. Ne parliamo in questo video.

Il libro

Marylène Patou-Mathis
La preistoria è donna. Una storia dell’invisibilità delle donne
Giunti editore, 300 pagine, Data di pubblicazione: 22/09/2021 ISBN: 9788809949935

Fino alla metà del XX secolo, dipinti, sculture, libri, illustrazioni hanno creato un immaginario collettivo trasmettendo un unico messaggio: la preistoria è una questione di uomini. Ma non ci sono prove che gli uomini primitivi fossero cacciatori, creatori di armi e utensili, nonché artisti di dipinti rupestri mentre le donne si occupassero solo dei figli e di tenere in ordine la grotta. L’archeologia è una scienza giovane, che risale al XIX secolo, ed è stata sviluppata da studiosi di genere maschile che erano inclini a proiettare gli stereotipi di quel tempo sul loro oggetto di studio, costruendo un modello di famiglia preistorica che imita quello della famiglia occidentale dell’Ottocento: nucleare, monogama e patriarcale, con l’idea che le donne non abbiano avuto alcun ruolo nell’evoluzione tecnica e culturale dell’umanità. Escludendo metà della popolazione, la visione del comportamento nelle società preistoriche è stata distorta per più di un secolo e mezzo. Nell’ultimo decennio, però, lo sviluppo dell’archeologia di genere, delle nuove tecniche di analisi dei reperti e le recenti scoperte di fossili umani ci hanno permesso di sfidare i numerosi pregiudizi sulle donne preistoriche, che erano in realtà meno sottomesse e più inventive di quanto si è creduto fino a oggi. Con La preistoria è donna, Marylène Patou-Mathis decostruisce i paradigmi all’origine di questo ostracismo e ci permette di aprire nuove prospettive nell’approccio scientifico verso lo studio delle società preistoriche. Pone inoltre le basi per una diversa storia delle donne, libera da stereotipi, non più dominata e scritta solo da uomini.

L’autrice

Marylène Patou-Mathis è archeologa preistorica e direttrice di ricerca al CNRS. Lavora al Museo di Storia Naturale di Parigi. È una dei maggiori esperti al mondo sul comportamento dei Neandertal.