Di cosa si parla quando sentiamo la parola “emicrania”? Come si riconosce? Esistono terapie efficaci? E perché ne soffriamo?
L’emicrania è una malattia molto debilitante, ed è il terzo disturbo al mondo per frequenza, ma ancora oggi non è sempre facile trovare risposte esaurienti sul tema.
Discutiamo di questo e molto altro in questa videointervista che ho fatto per Meet Science ad Alessandro Viganò, neurologo alla Fondazione Don Gnocchi di Milano, e grande esperto del tema sia dal punto di vista clinico sia da quello della ricerca.
I cambiamenti climatici sono una grande sfida per l’umanità. Quali strumenti abbiamo per fronteggiarli? Cosa possiamo fare come singoli? Come dovrebbero agire le istituzioni? Quali sono le priorità?
Quando sentiamo la parola “paleontologia” il nostro pensiero corre subito a dinosauri e altri animali famosi. C’è però una categoria di fossili meno nota, che ci permette di capire moltissimo del mondo del passato: le piante.
In questa intervista che ho realizzato per Meet Science, Mario Coiro, paleobotanico e filogenetista, ci accompagna alla scoperta delle piante del lontano passato, della loro evoluzione e dei loro segreti. Per mostrarci come, in una ricostruzione paleontologica, lo sfondo può insegnarci più dei protagonisti!
Sono stata invitata da Agnese di Archeo Friendly a discutere insieme del libro “La preistoria è donna” di Marylène Pathou-Matis.
Negli ultimi anni l’archeologia ha subito una svolta epocale. Grazie alle nuove tecniche d’indagine è possibile ricostruire molti più aspetti e caratteristiche della vita dei nostri antenati, anche quelli vissuti in epoche lontane come la preistoria. E si sta iniziando anche a capire che i ruoli di genere forse non erano proprio quelli che ci immaginiamo. Ne parliamo in questo video.
Fino alla metà del XX secolo, dipinti, sculture, libri, illustrazioni hanno creato un immaginario collettivo trasmettendo un unico messaggio: la preistoria è una questione di uomini. Ma non ci sono prove che gli uomini primitivi fossero cacciatori, creatori di armi e utensili, nonché artisti di dipinti rupestri mentre le donne si occupassero solo dei figli e di tenere in ordine la grotta. L’archeologia è una scienza giovane, che risale al XIX secolo, ed è stata sviluppata da studiosi di genere maschile che erano inclini a proiettare gli stereotipi di quel tempo sul loro oggetto di studio, costruendo un modello di famiglia preistorica che imita quello della famiglia occidentale dell’Ottocento: nucleare, monogama e patriarcale, con l’idea che le donne non abbiano avuto alcun ruolo nell’evoluzione tecnica e culturale dell’umanità. Escludendo metà della popolazione, la visione del comportamento nelle società preistoriche è stata distorta per più di un secolo e mezzo. Nell’ultimo decennio, però, lo sviluppo dell’archeologia di genere, delle nuove tecniche di analisi dei reperti e le recenti scoperte di fossili umani ci hanno permesso di sfidare i numerosi pregiudizi sulle donne preistoriche, che erano in realtà meno sottomesse e più inventive di quanto si è creduto fino a oggi. Con La preistoria è donna, Marylène Patou-Mathis decostruisce i paradigmi all’origine di questo ostracismo e ci permette di aprire nuove prospettive nell’approccio scientifico verso lo studio delle società preistoriche. Pone inoltre le basi per una diversa storia delle donne, libera da stereotipi, non più dominata e scritta solo da uomini.
L’autrice
Marylène Patou-Mathis è archeologa preistorica e direttrice di ricerca al CNRS. Lavora al Museo di Storia Naturale di Parigi. È una dei maggiori esperti al mondo sul comportamento dei Neandertal.
In questo episodio di Meet Science ho intervistato Annalisa Carretta, dottoranda in Nanoscience alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Cosa sono le nanostrutture? Ed in che modo ci possono aiutare? Si possono vedere i virus al microscopio? E quali tipologie di microscopio è possibile usare per esaminare queste strutture? Abbiamo inoltre parlato molto di divulgazione al femminile: Come mai la figura della scienziata nella storia è passata in secondo piano?