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Nuovo progetto sulla paleoecologia del Neanderthal

Sono onorata di annunciare che da domani inizierò un nuovo progetto per cui ho ricevuto una borsa di studio dal Leverhulme Trust.

Il titolo è “Neanderthal Palaeoecology: the whens, hows, and whys of a species’ journey“, (in italiano, “La paleoecologia del Neanderthal: i quando, come e perché del percorso evolutivo di questa specie”). Lavorerò con Andrea Manica, Professore all’Università di Cambridge, e il progetto prevede la collaborazione con molti studiosi di fama internazionale (elencati alla fine del post).

Descrizione

I Neanderthal (Homo neanderthalensis) sono una specie umana vissuta in Europa, Medio Oriente, Asia Centrale e regioni limitrofe fra 350.000 e 30.000 anni fa (circa). A partire dalla scoperta del primo fossile, avvenuta nel 1856, innumerevoli studi ci hanno permesso di ricostruire tantissime informazioni su questa specie. Ma non sappiamo ancora tutto…

Negli ultimi anni è stato analizzato il DNA estratto da resti fossili di Neanderthal vissuti in vari periodi e regioni diverse. Questo ha permesso di scoprire che fra 120.000 e 90.000 anni fa la popolazione dell’Asia Centrale (geneticamente diversa da quella dell’Europa) è stata rimpiazzata da individui con un DNA più simile alle popolazioni europee. Le analisi del DNA antico ci permettono di scoprire questi cambiamenti, ma non sono in grado di indicarci i processi che li hanno causati. Fra le cause più probabili ci sono i cambiamenti climatici che sono avvenuti in quel periodo, ma non è facile dimostrarlo formalmente.

Noi abbiamo deciso di dimostrarlo riunendo un gruppo di ricerca interdisciplinare composto da archeologi, ecologi, modellisti del clima del passato ed esperti di evoluzione culturale. Insieme studieremo il ruolo del clima nella distribuzione geografica dei Neanderthal dalla comparsa della specie fino alla loro estinzione, in tutte le zone che hanno occupato. Questo ci permetterà di capire dove hanno vissuto i Neanderthal nei vari periodi, e se il clima ha portato alcune popolazioni a rimanere isolate rispetto alle altre, per poi creare dei nuovi “corridoi” che le mettevano di nuovo in contatto.

Prenderemo anche in considerazione come sono cambiati nel tempo gli strumenti in pietra, che i Neanderthal usavano per la caccia, per la preparazione del cibo e per la lavorazione dei materiali. L’idea è capire se e come le diverse popolazioni neanderthaliane hanno modificato i loro comportamenti quando cambiava il clima, per esempio adattando i loro strumenti alle prede disponibili nei diversi tipi di clima.

In questo modo saremo in grado di inserire all’interno di un contesto più ampio le dinamiche di popolazioni osservate, per testare se i cambiamenti climatici ne sono stati una delle cause. Ma soprattutto, per la prima volta saremo in grado di definire il ruolo del clima nell’evoluzione dei Neanderthal prendendo in considerazione anche la loro cultura, per gettare nuova luce sui quando, come e perché del percorso evolutivo di un’altra umanità.

Collaboratori

Il progetto di ricerca è in collaborazione con questi scienziati (in ordine di adesione):

  • Prof. Katerina Harvati, Università di Tubinga
  • Prof. Francesco D’Errico, Università di Bordeaux
  • Dr. William E. Banks (PhD), Università di Bordeaux
  • Dr. Judith Beier (PhD), Università di Tubinga
  • Dr. Philip Nigst (PhD), Università di Vienna
  • Dr. Andrew Kandel (PhD), Università di Tubinga
  • Zara Kanaeva, Università di Tubinga

Prova anche tu!

Se volete capire come i cambiamenti climatici influenzano la distribuzione delle specie nel tempo, potete sperimentarlo di persona utilizzando il mio gioco da tavolo gratuito!

Parlano del progetto

L’ecofuturo magazine (Febbraio 2022), Progetto vincitore del concorso Bringing to life – Scienziate per il clima
Newsletter di Febbraio 2021 del Leverhulme Trust (copertina e pagina 16).

Divugazione al Museo: gioco da tavolo sui cambiamenti climatici per le scuole

Ieri ho avuto di nuovo un’occasione per fare divulgazione al Museo di Zoologia di Cambridge. C’erano due classi di 12-13 anni e abbiamo parlato di cambiamenti climatici e sperimentato il loro effetto sugli animali. Come sempre in questi casi, abbiamo iniziato con una breve presentazione su cambiamenti climatici ed evoluzione, peŕpoi giocare a “Climate change” il mio gioco da tavolo sul tema.

Imparare i meccanismi con cui i cambiamenti climatici impattano gli animali ci aiuta a capire meglio i possibili effetti dell’attuale emergenza climatica. Ed esplorarli attraverso un gioco rende l’esperienza degli studenti e delle studentesse più coinvolgente e meno stressante rispetto a quando si segue una lezione o un seminario.

Chi volesse svolgere con me attività di questo tipo a scuola può scrivermi attraverso il modulo di contatto.

Webinar su pastclim, il pacchetto R per lavorare con il clima del passato

Qualche giorno fa il professore con cui lavoro, Andrea Manica (Università di Cambridge) ha fatto un seminario online. Ha parlato di pastclim, il nostro pacchetto R per lavorare con il clima del passato, ha presentato i dati climatici che contiene, e mostrato come il paleoclima può essere usato per scoprire informazioni importanti sul’evoluzione, le migrazioni e la paleoecologia di tante specie viventi (esseri umani compresi).

Ecco il video dell’evento (in inglese), parla anche del mio lavoro (soprattutto l’articolo sulla paleoecologia degli ungulati europei).

Mapping Ancient Africa: Andrea Manica “pastclim 1.2: an R package for paleoclimatic reconstructions”

Il seminario faceva parte del progetto “Mapping Ancient Africa: Climate, Vegetation & Humans“, finanziato dalla Palaeoclimate commission (PALCOM) e dalla Humans & Biosphere commission (HABCOM) all’interno della International Union for Quaternary Research (INQUA).

Seminario a Roma La Sapienza: Analisi numeriche in Archeologia

Come l’anno scorso, Enza Spinapolice mi ha invitato a fare ieri un seminario per il corso di Archeologia all’Università di Roma la Sapienza.

Ho parlato agli studenti della triennale di “Analisi numeriche in archeologia”. La presentazione ha suscitato molto entusiasmo e tante domande: spero di aver convinto studenti e studentesse che l’analisi dei dati numerici permette di scoprire informazioni interessanti sul nostro passato.

Grazie Enza per avermi dato questa opportunità!

Parlare di scienza a scuola. Cambiamenti climatici: la lezione del passato

Sono stata invitata a fare una lezione online al Liceo delle Scienze Umane (indirizzo biomedico) all’Istituto “Marisa Bellisario” di Inzago (MI) all’interno del progetto AIRIscuole, dell’Associazione Internazionale Ricercatori Italiani.

Ho fatto un seminario dal titolo “Cambiamenti climatici, la lezione del passato”, in cui abbiamo visto l’effetto dei cabiamenti climatici del passato, del presente e del futuro sulle specie animali (e non solo…). Studenti e studentesse hanno poi intavolato una discussione molto interessante, che ha spaziato da come ho scelto il mio campo di ricerca (l’ho raccontato anche in questa intervista) agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (ne ho parlato qui), dall’effetto dell’attuale crisi idrica alle azioni pratiche che possiamo portare avanti per affrontare i cambiamenti climatici (ne ho discusso in questo video).

La prima diapositiva della mia presentazione

Docenti o studenti interessati a svolgere attività di questo tipo nelle loro scuole possono scrivermi attraverso il modulo di contatto.