Qualche giorno fa il professore con cui lavoro, Andrea Manica (Università di Cambridge) ha fatto un seminario online. Ha parlato di pastclim, il nostro pacchetto R per lavorare con il clima del passato, ha presentato i dati climatici che contiene, e mostrato come il paleoclima può essere usato per scoprire informazioni importanti sul’evoluzione, le migrazioni e la paleoecologia di tante specie viventi (esseri umani compresi).
Sono stata invitata a fare una lezione online al Liceo delle Scienze Umane (indirizzo biomedico) all’Istituto “Marisa Bellisario” di Inzago (MI) all’interno del progetto AIRIscuole, dell’Associazione Internazionale Ricercatori Italiani.
Ho fatto un seminario dal titolo “Cambiamenti climatici, la lezione del passato”, in cui abbiamo visto l’effetto dei cabiamenti climatici del passato, del presente e del futuro sulle specie animali (e non solo…). Studenti e studentesse hanno poi intavolato una discussione molto interessante, che ha spaziato da come ho scelto il mio campo di ricerca (l’ho raccontato anche in questa intervista) agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (ne ho parlato qui), dall’effetto dell’attuale crisi idrica alle azioni pratiche che possiamo portare avanti per affrontare i cambiamenti climatici (ne ho discusso in questo video).
Docenti o studenti interessati a svolgere attività di questo tipo nelle loro scuole possono scrivermi attraverso il modulo di contatto.
Un paio di giorni fa sono stata intervistata da Simone Rebuffi nella sua rubrica “Donne fra scienza e divulgazione”. Abbiamo parlato di archeologia preistorica, paleobiologia, le sfide della ricerca scientifica, sessismo e comportamenti tossici in accademia, e… Charles Darwin! Ecco il video completo.
Sono stata invitata a fare un seminario durante la Science Week alla Sancton Wood School, Cambridge. Il titolo del mio intervento è stato “Back to Earth: climate change and evolution”, e ho parlato dell’impatto dei cambiamenti climatici del passato, del presente e del futuro sulle specie animali (e non solo).
È stato molto bello, e ringrazio Emilia Angelillo, responsabile dei laboratori scientifici alla Sancton Wood School, per avermi invitato!
Docenti o studenti interessati a svolgere attività di questo tipo nelle loro scuole possono scrivermi attraverso il modulo di contatto.
Aggiornamento del 21/02/2023: Ecco il video dell’evento
Ogni anno, studiosi e appassionati dell’evoluzione si riuniscono il 12 Febbraio, giorno di nascita di Charles Darwin, per celebrare lo scienziato e la sua eredità scientifica e culturale.
Per festeggiare la ricorrenza, ho organizzato un evento online per Meet Science, in cui farò da moderatrice.
15 febbraio 2022, ore 21 Darwin day 2023 – Come eravamo: guardare in faccia l’evoluzione umana
Parleremo in diretta con Guido Barbujani, genetista, divulgatore e scrittore, del suo ultimo libro: “Come eravamo. Storie dalla grande storia dell’uomo“, in cui ci accompagna alla scoperta dell’evoluzione umana mettendoci “faccia a faccia” con alcuni dei suoi protagonisti.
Potete vedere qui l’intervista che ho fatto a Barbujani in occasione del Darwin Day 2022, e qui una sua precedente intervista per Meet Science. Trovate a questo link tutte le interviste che ho fatto per Meet Science fino ad ora. Per ricevere aggiornamenti sulle attività di Meet Science potete seguirci su Telegram, Instagram, YouTube e Facebook.
Finalmente possiamo vederli, i nostri antenati. Grazie alla bravura degli artisti, dei paleontologi che hanno disseppellito e amorevolmente ricostruito vecchi scheletri e dei genetisti che spesso sono riusciti a leggere il loro DNA, la nostra curiosità trova un oggetto più concreto, che ci interpella e ci emoziona. Uno dei più importanti genetisti italiani ci racconta la storia di come eravamo e com’era la vita quotidiana milioni di anni fa, a partire dai volti dei nostri antenati restituiti in quindici magnifiche sculture iperrealistiche.
Dal primo avventurarsi su due gambe nelle pianure africane alla produzione di pitture rupestri, piramidi, bastimenti, parlamenti e molto altro: tanto si è scritto sul cammino evolutivo dell’umanità grazie al lavoro di paleontologi, archeologi e genetisti. Ciascuno di loro ha messo un tassello a formare un quadro generale della nostra storia. Ma oggi siamo riusciti a compiere un altro passo: con la capacità che abbiamo acquisito di leggere a fondo il DNA di tante persone, passate e presenti, e di interpretarne le differenze, quei resti non solo ci danno un’idea delle migrazioni, degli scambi, dei processi di adattamento all’ambiente che hanno fatto di noi quello che siamo, ma ci hanno anche permesso la ricostruzione delle sembianze dei nostri antenati. Il lavoro scrupoloso di un gruppo di artisti ci fa finalmente guardare in faccia Homo erectus, che per primo ha imparato a maneggiare il fuoco, e i piccoli ominidi dell’isola di Flores in Indonesia, che qualcuno ha ribattezzato hobbit; i vecchi europei, gli uomini di Neandertal e quelli nuovi come Ötzi, l’uomo dei ghiacci del Museo di Bolzano, e tanti altri. Guardandoli negli occhi possiamo capire meglio quanto abbiamo in comune, quanto ci siano vicini, quanto è vero che, nonostante la grande distanza temporale, noi in qualche modo siamo loro.
N.B.: Acquistando un libro attraverso i link presenti in questo post, Amazon darà una piccola percentuale a Meet Science senza costi aggiuntivi per l’acquirente.